Introduzione
La vaccinazione è un
fondamentale intervento di Sanità Pubblica, che si prefigge di
proteggere sia l'individuo che la comunità. Le vaccinazioni sono un presidio
preventivo fondamentale per la salute, ed hanno permesso di ridurre in maniera
estremamente rilevante sia il numero di patologie gravi, che la mortalità dei
bambini vaccinati e le forme di disabilità nel mondo.
I vaccini utilizzati
correntemente rispondono a rigorosi criteri di efficacia dell'azione vaccinale
e di sicurezza clinica del preparato.
Vaccino
vaccino pronto per l'uso |
Il vaccino è un preparato
contenente materiale costituito da proteine complesse a DNA eterologhe,
cioè estranee, provenienti da microrganismi o parti di essi, opportunamente
trattato per non perdere le proprietà antigeniche, e finalizzato ad essere
utilizzato nel conferimento di immunità attiva al soggetto cui viene
somministrato. L'immunità deriva dalla stimolazione, nel soggetto ricevente,
alla produzione di anticorpi neutralizzanti il microrganismo stesso.
Storia
Il nome, ancora oggi
utilizzato per indicare tale strumento di lotta alle malattie, fu proposto da Louis Pasteur
ad un congresso internazionale di Medicina a Londra "al merito e agli
immensi servizi resi da uno dei più grandi uomini dell'Inghilterra: il vostro “Jenner",
il primo ad aver innestato un vaiolo benigno dalle mammelle delle vacche (da
qui appunto "vaccino") nella prevenzione del vaiolo umano, dando vita
alle prime vaccinazioni secondo criteri scientifici riconosciuti dalla Royal
Society.
La distinzione tra vaccini
è legata alle modalità di creazione, produzione, estrapolazione delle sostanze
vaccinali:
-vaccini da germi, attenuati
(resi cioè meno virulenti)
-vaccini da anatossine
(tossoidi)-vaccini da subunità (frazioni di microrganismi)
-vaccini da prodotti microbici.
Tra i vaccini più diffusi:
vaccino antivaioloso, vaccino antirabbico, antitetanico, vaccino
antipoliomielitico, vaccino antitubercolare, vaccino antinfluenzale, vaccini plurivalenti
(ad es., esavalente), anti-epatite A.
In Italia
In Italia esistono dei vaccini obbligatori per
legge e vaccini raccomandati.
Entrambi seguono un
calendario vaccinale ben definito.
Il Decreto Ministeriale
del 7 aprile 1999-art. 1 (e il Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 di cui ord.
n. 228 del 10/12/1998) ha stabilito che le vaccinazioni obbligatorie sono
quattro: antidifterite, antitetanica, antipoliomelite, antiepatite virale B.
Vaccinazioni consigliate non obbligatorie in età pediatrica sono: l’antimorbillo-parotite-rosolia
(MPR), la vaccinazione contro le infezioni invasive da Haemophilus
influenzae b, l’antimeningococcica, l’antiparotite, l’antirosolia.
Esistono anche delle
vaccinazioni consigliate da effettuare in caso di viaggi all'estero, in
particolare in Stati o zone caratterizzate da un'alta endemia per determinate
patologie infettive.